Batteri
Mycobacterium marinum
È il micobatterio atipico che più frequentemente infetta l’uomo. Penetra nella pelle tramite una piccola ferita e, dopo alcune settimane di incubazione, dà origine a un nodulo eritematoso nel sito di inoculo. Il batterio può migrare lungo i dotti linfatici, provocando linfadenopatia locoregionale. Il trattamento si avvale di terapia antibiotica sistemica prolungata, ma lesioni piccole e localizzate possono anche essere asportate chirurgicamente risolvendo rapidamente il problema.
Vibrio vulnificus
È un batterio gram negativo che può sovrainfettare ferite causate da traumi marini, provocando bolle emorragiche con successiva ulcerazione e necrosi.
Questo microrganismo può essere contratto anche mangiando molluschi poco cotti: in questo caso, circa 12-24 ore dopo l’ingestione del cibo contaminato, si renderà responsabile di una gastoenterite con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
Il trattamento in entrambi i casi è a base di antibiotici sistemici.
Aeromonas hydrofila
È un batterio gram negativo che può sovrainfettare ferite provocate da traumi marini, causando infezione dei tessuti molli che può progredire velocemente a cellulite. Raramente si può complicare in fascite necrotizzante.
La terapia è antibiotica e, nel caso di fascite, anche chirurgica.
Erysipelothrix rhusipathiae
È un batterio gram positivo che penetra nella cute in seguito a microtrauma cutaneo. L’infezione è più frequente nelle persone che maneggiano pesce per lavoro. Dopo 2-3 giorni dal contagio, compare sul dorso delle mani una chiazza rosso-violacea con orletto infiltrato che si ingrandisce progressivamente, con caratteristico risparmio dei palmi. Il trattamento anche in questo caso si basa su antibioticoterapia sistemica.
Pseudomonas Aeruginosa
È un batterio gram negativo responsabile di una fastidiosa follicolite: qualche ora dopo il bagno insorgono piccole pustole pruriginose nelle aree coperte dal costume. Nella maggior parte dei casi la patologia si risolve spontaneamente in qualche giorno, ma alcune volte necessita di terapia antibiotica quindi, se la dermatite non scompare nell’arco di qualche giorno, è consigliabile rivolgersi a un medico.
​