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Detergente: quale scegliere?

 

Esistono 2 modi per detergere la cute da sebo e sporcizia:

•   Detersione per contrasto, che si avvale di tensioattivi anionici forti che solubilizzano i grassi nell’acqua.

•   Detersione per affinità, che sfrutta il potere solvente dei lipidi nei confronti dei grassi e il cui funzionamento si basa su emulsionanti o tensioattivi delicati.

La prima, in formulazione solida, liquida o gel a risciacquo, è molto apprezzata per la sua capacità di “sgrassare” a fondo la cute e per la produzione di molta schiuma, entrambe caratteristiche che conferiscono una sensazione di pulizia profonda. Questa profonda pulizia rimuove tuttavia non solo lo sporco, ma anche il film idrolipidico superficiale che garantisce alla cute il mantenimento di un corretto stato di idratazione.

Alcuni detergenti di questa categoria contengono sostanze emollienti liporestitutive che vanno a compensare parzialmente questa perdita, limitando in tal modo secchezza e irritazione. Questo tipo di detersione può essere utilizzato da chi ha una pelle normale o grassa, mentre potrebbe essere una cattiva scelta per chi ha una cute sensibile, secca o è in trattamento dermatologico con sostanze che assottigliano o seccano la pelle, come i retinoidi. Per quest’ultimo tipo di pelle è ideale la detersione per affinità. In formulazione latte detergente (che non necessita di risciacquo) o emulsione detergente a risciacquo, la detersione per affinità è rispettosa del film idrolipidico superficiale in quanto priva di tensioattivi ionici forti, come il Sodium laureth sulfate (SLES) o l’Ammonium laureth sulfate, ma risulta meno piacevole in quanto meno o per niente schiumogena.

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