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Non Melanoma Skin Cancer (NMSC)

 

Cos'è?

Il termine Non Melanoma Skin Cancer comprende una serie di neoplasie e condizioni pre-tumorali cutanee diverse dal melanoma: 

Cheratosi attiniche

Carcinoma spinocellulare

Carcinoma basocellulare

 

CHERATOSI ATTINICHE

Le cheratosi attiniche sono delle comuni forme di precancerosi cutanea dell’adulto e dell’anziano dovute alla fotoesposizione cronica ed eccessiva.

Si manifestano come delle piccole aree di ispessimento, secchezza o crostosità della cute delle regioni fotoesposte (come il volto, il cuoio capelluto calvo e il dorso delle mani), che tendono a recidivare in seguito a grattamento. Per via della loro ruvidità, spesso le cheratosi attiniche in fase iniziale sono più facili da apprezzare al tatto che alla vista. Anche se solo una minoranza di queste lesioni progredirà in carcinoma spinocellulare, è importante stabilire un trattamento precoce in quanto non esiste un modo per prevederne l’evoluzione.

Le possibilità terapeutiche sono molteplici: dall’applicazione di topici a base di diclofenac o 5-fluorouracile, alla crioterapia, a terapie di campo come imiquimod e terapia fotodinamica. Il dermatologo saprà consigliare l’approccio più adeguato a seconda della gravità del quadro clinico. In caso di diagnosi di cheratosi attinica, il paziente dovrà inoltre evitare la fotoesposizione eccessiva e utilizzare sempre un filtro solare sia per UVA che per UVB, anche in inverno e in caso di meteo nuvoloso.   

 

 

CARCINOMA SPINOCELLULARE

Il carcinoma spinocellulare è il secondo tumore cutaneo più diffuso al mondo. Spesso deriva dall’evoluzione di una cheratosi attinica.

Fattori di rischio per lo sviluppo di questo tumore sono l’esposizione cronica al sole o alle lampade UV, immunosoppressione (trapiantati d’organo in terapia immunosoppressiva, chemioterapia, HIV o altre forme di immunodeficienza), condizioni infiammatorie croniche (come ustioni e ulcere) ed esposizione a raggi X, arsenico o derivati del petrolio.

Il carcinoma spinocellulare si può manifestare come un’area di ispessimento squamoso, simile a una verruca, dolente e che sanguina in seguito a traumatismo o come un’ulcera che non si rimargina nonostante la terapia.

Il trattamento si basa sull’asportazione chirurgica + esame istologico. Se eseguita precocemente, l’asportazione coincide con la guarigione. 

 

 

CARCINOMA BASOCELLULARE

Il carcinoma basocellulare è il tumore cutaneo più comune e si manifesta in età matura o avanzata su aree fotoesposte, come viso, cuoio capelluto calvo, decolletè e dorso delle mani.

Il fattore di rischio principale è infatti da rintracciare nell’eccessiva fotoesposizione.

 

Si può manifestare come una chiazzetta eritematosa persistente sovrastata da desquamazione e con orletto periferico rilevato (carcinoma basocellulare superficiale), come una papula perlacea traslucida (carcinoma basocellulare nodulare), come un’ulcera che non si rimargina (carcinoma basocellulare ulcerato) o come un’area simil-cicatriziale (carcinoma basocellulare sclerodermiforme).

 

Dopo la conferma istologica ottenuta in seguito a biopsia cutanea, il dermatologo potrà proporre diversi trattamenti.

Sebbene metastatizzi molto raramente, è infatti importante intervenire precocemente per evitare esiti deturpanti.

Le terapie disponibili spaziano dalla crioterapia, all’applicazione topica di imiquimod o 5-fluorouracile, alla terapia fotodinamica, all’asportazione chirurgica. 

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